di Annarita Nutricati –

D’ ISTANTE DISTANTE 

Acquattati
nel tremulo cerchio
imperfetto 
che la luna 
si disegna sul mare,
tu inizi
d’istante
a raccontare 
mentr’io labbreggio
barattabili e vili
garbugli di parole.

Poi al sibilo invadente
dei gabbiani affamati 
trasvoliamo
sull’alba nascente.
È tempo 
di ritornare,
come il giorno 
alla verità 
delle apparenze.

Che strano
le braccia avvitate
non stringono più niente,
solo la tua voce
mi rimane 
inceppata
nella mente.

SFUGGEVOLI  RITRATTI 

Non tratteggiarmi
con la superbia
di chi sa 
miscelare il colore 
e definire le forme. 

Non dipingermi
con travi di luce
ma lascia  
che l’ombra 
trafigga
le mie biancastre
sembianze.

E non catturarmi 
lo sguardo dissidente 
piuttosto fallo vagare 
tra le stanze vuote 
di una mansarda 
inesistente
che per finta 
si affaccia sul mare.