“Può sembrare una città / ma è una specie di ferita”

Un viaggio a Taranto per ribadire il no a chi vorrebbe continuare a barattare salute e lavoro, vita e produzione. Una canzone che presenta al pubblico il talento raffinato di un cantautore sorprendente e poliedrico: “Wind Day” è il primo singolo di Checco Curci, uscito lo scorso 10 giugno su tutte le piattaforme digitali con distribuzione ArtistFirst.
Il brano rappresenta il primo, eccezionale estratto dall’album d’esordio di Checco Curci, la cui uscita è prevista per l’autunno 2022 con l’etichetta-collettivo Dischi Uappissimi, già attiva al fianco del progetto Lazzaretto.
Il debutto del cantautore pugliese di stanza a Milano vanta la supervisione artistica di Riccardo Sinigallia il quale, prima di entrare nel progetto, più volte aveva descritto il lavoro di Checco Curci come una delle novità più interessanti e originali nel panorama della canzone italiana.
Wind Day: due parole inglesi che, per ironia della sorte, segnano l’esordio di un convinto militante della canzone in lingua italiana. Il titolo in lingua inglese non è però un depistaggio, ma un preciso riferimento a Taranto e alle migliaia di morti che il suo impianto siderurgico continua a causare da oltre 50 anni. Nel linguaggio istituzionale pugliese, infatti, i “wind days” sono i giorni di allerta meteo in cui il vento intenso da nord-ovest spinge le polveri tossiche sul quartiere Tamburi e sul resto della città.