di Alessandra Margiotta –

Ciao Tiziana e Morena, come vi siete conosciute?
Morena: Ciao! Io e Tiziana ci siamo conosciute davvero tanti anni fa, nel 2001. Amiamo entrambe la musica e l’arte in ogni sua espressione, e proprio grazie a questa passione ci siamo incontrate. La musica è un grande interesse che abbiamo in un qualche modo sempre condiviso, e anche se le nostre strade a tratti inevitabilmente si separano, troviamo sempre il modo di ritrovarci perché la nostra è un’amicizia solida e sincera, che ci permette di essere di grande sostegno l’una per l’altra.

Oggi mi manchi è il vostro primo brano insieme: come avete ideato questo lavoro?
Tiziana: Oggi mi manchi nasce dalla storia di una vera amicizia tra me e Morena, autrice del testo che è nato tanti anni fa quando le nostre strade musicali si separarono. Morena in un momento di grande malinconia mi scrisse una lettera, una meravigliosa poesia che ho custodito per tanti anni. La musica che volevo fondere alle sue parole era in attesa di un ‘giusto momento’, arrivato dopo tanti anni all’improvviso, e forse anche un po’ per magia.

Quale artista vi ha ispirato nella realizzazione di questa canzone?
Tiziana: in realtà non credo ci sia stato un artista in particolare che ci abbia ispirato alla realizzazione del brano, bensì la nostra grande passione per la musica black, e inoltre il magistrale apporto di grandi musicisti quali Claudio Castellari al pianoforte, Toni Moretti al contrabbasso e Nancy Luduena alla batteria, hanno dato vita ad un sound sviluppato inevitabilmente orientato verso un gusto jazzistico.
Siete al lavoro su nuovi progetti discografici?
Morena: si ci sono molti progetti discografici in cantiere, tra i quali presto presenteremo un nuovo brano a cui darò testo e voce sulla musica di Tiziana. Vi anticipo inoltre che prestissimo ascolteremo un nuovo singolo di Tiziana.

Se voi foste al governo quale sarebbe la prima legge da fare a favore dell’arte?
Tiziana: entrambe siamo d’accordo sul fatto che prima di tutto bisognerebbe iniziare a divulgare il pensiero che la musica come l’arte in genere è elemento essenziale per l’umanità, e che non ci può essere civiltà senza arte in quanto mezzo di comunicazione, di espressione, è mezzo di guarigione e di educazione sociale che insegna a vivere e a sopravvivere. La drammatica crisi che stiamo attraversando ha messo in evidenza una consolidata debolezza strutturale del settore dello spettacolo e quindi ora più che mai è necessario un ‘rilancio’ del settore attraverso un concreto sostegno economico, una riforma che investa in questo mondo e che consenta ai lavoratori dello spettacolo, dal vivo e non solo, di poter far fronte ai costi che ad oggi sono fin troppo onerosi. Spesso i gestori dei locali sono costretti a rinunciare agli spettacoli dal vivo perché i costi degli eventi sono eccessivi; ad un cachet ‘minimo’ degli artisti, devono aggiungere tutti gli oneri richiesti, come quelli della Siae, delle varie autorizzazioni, delle assicurazioni, etc. e non sempre questi costi sono ripagati dagli introiti della serata, quindi il rischio è un mancato guadagno, se non addirittura una perdita. E’ necessario un intervento da parte del Governo che dia respiro a questo settore e che consenta il risveglio e la ripartenza di un mondo che è costretto a sopravvivere nei ‘bassifondi’.

Oggi mi manchihttps://www.youtube.com/watch?v=w3pY5A2gO0U