di Paolo Vincenti –

Il cantante Giovanni Pellino, in arte Neffa, ha una discreta carriera all’attivo. Dopo una trascurabile parentesi iniziale nell’hip hop, approda nel 2001 alla musica vera e propria e incide una serie di raffinatissimi dischi, sospesi fra il funk e il soul all’italiana. Non nasconde le sue origini campane (è originario di Salerno anche se vive stabilmente a Bologna), avvertibili già nella sua pronuncia un po’ sporca e in alcuni echi del blue’s mediterraneo che contaminano la sua musica. Molto interessanti appaiono i primi tre dischi di musica leggera. Arrivi e partenze, il primo, contiene la hit radiofonica “La mia signorina”, chiara allusione alla droga di cui il cantante, al pari di molti suoi colleghi provenienti dall’hip hop, era abituale consumatore. Alle sostanze, Neffa dedicherà ancora, se non veri e propri inni, come l’ “Ohi Maria” degli Articolo 31, comunque velate allusioni nelle sue canzoni. I primi due album sono caratterizzati da suoni veramente suggestivi, soprattutto influenzati dal funk, e diversi sono i brani completamente strumentali. Il fraseggio è minimo anche nei brani cantati e caratterizzato da parole e concetti semplici, semplicissimi, vestiti da giri armonici orecchiabili e quasi ipnotici, con pochi versi che ritornano ciclicamente a loop nel corso della canzone. Certe atmosfere bluesy ricordano dappresso alcune sigle televisive dei polizieschi americani degli anni Settanta-Ottanta, come Starsky e Hutch, Le strade di San Francisco, T.J. Hooker. Anche l’album I molteplici mondi di Giovanni, il cantante Neffa, da cui è tratta la hit “Prima di andare via”, successo dell’estate 2003, gira, nelle tracce che lo compongono, intorno a pochi concetti, nella scrittura delle canzoni, quasi esclusivamente l’amore, e a pochi accordi musicali, ma suonati con una notevolissima variatio e ampio utilizzo di strumenti. L’album è caratterizzato da un mood tipico della lounge, ossia con atmosfere rarefatte, molto raffinate e capaci di entrare nella testa dell’ascoltatore. Nel 2006 esce l’albumIl mondo nuovo, in cui il cantante spinge ancora di più sullo swing in salsa italiana. Le hit radiofoniche sono “Alla fine della notte” e “Cambierà”. Neffa diventa abbastanza quotato come autore di canzoni per altri: infatti scrive per Mietta, per Emma, Marco Mengoni, e anche per Adriano Celentano. Nel 2006 realizza la colonna sonora del film Saturno contro di Ferzan Ozpetek, nella quale è contenuta la bellissima “Passione”. Collabora intanto con altri artisti, protagonisti della scena underground di questi ultimi anni. Anche il disco Sognando contromano, del 2009, è un prodotto molto originale, in cui spiccano “Lontano dal tuo sole”, “Nessuno”, “Satellite”, “Bellissima” e “The hill”, cantata in inglese. Nel 2010, con un voltafaccia a cui il mondo della musica leggera ci ha abituato, il cantante produce un album in società con J Ax, ex Articolo 31, con il quale era stato ai ferri corti agli inizi della carriera sia pure per motivi artistici e mai personali. Sorprendentemente, i due ex rappers depongono l’ascia di guerra e si riconciliano. Il risultato è l’album C’eravamo tanto odiati, che firmano come “Due di picche”, forse il lavoro migliore di Neffa, anche grazie al graffio di Aleotti, alias J Ax, e del suo rap’n roll; infatti, dall’incontro con l’universo musicale del musicista milanese anche quello di Neffa ne esce arricchito. Tutte e nove le tracce, “Due di picche”, “Faccia come il cuore”, “Fare a meno di te”, “La ballata del picche”, “I love you baby”, “Ti amo th”, “Anticristo”, “Treni a perdere”, “Due di picche (parte 2)”, lasciano il segno. All’apice dell’ispirazione, Pellino incide l’album Molto calmo, che riscuote un buon successo di vendite, grazie soprattutto all’omonima hit. Un album certamente più pop, per questo più commerciale, sempre però impreziosito da quelle atmosfere sospese e da quel canto strascicato che costituiscono il marchio di fabbrica di Neffa. La sua cifra stilistica, dunque, ha modo di esemplarsi in pezzi come “Dove sei”, “Tempo che se ne va”, “Per sognare ancora”, “La strada facile”, “Mi manchi tu”.  Nel 2015, anno in cui partecipa anche al Festival di Sanremo con “Sogni e nostalgia”, esce l’album in studio Resistenza, certo meno intenso dei precedenti, segno dell’avvio di un calo di ispirazione che probabilmente ha determinato il rarefarsi della sua recente produzione discografica.

Paolo Vincenti