Berlusconi avrà pure fragorosamente fallito la tanto sbandierata “rivoluzione liberale”, ma verosimilmente porterà a termine un’altra rivoluzione: quella animale. Nella trasmissione televisiva, “Dalla parte degli animali”, condotta dalla parlamentare di Forza Italia Michela Vittoria Brambilla, su Rete 4, l’ex premier ha annunciato misure di buon senso etico: “Farò un codice dei diritti degli animali, che devono essere tutelati”. Dove non è arrivato con le persone, Silvio si propone di arrivare con le bestiole. Comunque, lui è un innamorato sincero: ha undici cani che popolano la sua sontuosa villa. “Dormono in camera con me, si svegliano con me, fanno colazione con me”, asserisce l’ex Cavaliere. Insomma, i quadrupedi sono più di casa rispetto a Maurizio Gasparri e Renato Brunetta. Dopo il grande etologo Konrad Lorenz, anche Berlusconi s’è accorto che “gli animali sono esseri senzienti”. Pertanto, questo principio dovrà essere sancito anche dalla nostra Costituzione. Secondo il Silvio animalista, si deve intervenire sugli allevamenti intensivi e sulla vergogna del randagismo, facilitando le adozioni. Comunque, per il futuro, se dovesse vincere le elezioni il centrodestra riunito, è preferibile come premier il Berlusconi animalista, che Salvini “popolazionista”. 

Marcello Buttazzo