di Antonio Lupo

Lecce enciclopedica: un dizionario tutto per Lecce e i cento comuni della provincia, tra l’antico e il contemporaneo

Circa diecimila profili bio-bibliografici di salentini-leccesi, dal poeta dell’antichità latina Quinto Ennio fino ai giorni nostri, si susseguono disposti in ordine alfabetico in una raccolta di autori o personaggi noti, e di voci tematiche (Carlo Stasi, Dizionario enciclopedico dei Salentini, Edizioni Grifo, 2018). La provincia di Lecce è così la prima ad avere una enciclopedia che illustra a largo raggio il panorama del suo patrimonio storico-culturale: le radici storiche insieme all’attualità del contemporaneo, una documentazione esposta talvolta con enfasi, talaltra in modo più breve e conciso. Nella corposa raccolta bio-bibliografica, vi compaiono infatti non solo i personaggi illustri della storia, della letteratura, delle arti e delle scienze, ma anche tanti salentini viventi che hanno contribuito, a vario titolo, a incrementare e valorizzare la cultura del territorio. Vengono perciò presi in considerazione anche personaggi non nativi che hanno operato o operano nel contesto ambientale e artistico di finibus terrae. Documentando “tutto quanto sia notabile o notevole”, Carlo Stasi ha inteso abbracciare tutti i campi di indagine, mettendo insieme la storia di ieri e i salentini “più o meno” illustri di oggi, in modo alquanto audace, nonché rischioso, con una operazione editoriale-è stato notato- che certamente farà discutere. 

Per questo motivo, nella premessa, l’autore si scusa per le eventuali omissioni, (“è impossibile contenere tutto e tutti”), e per imprecisioni dovute alla necessità di sintetizzare i numerosi profili. Trattandosi di un lavoro in fieri, saranno possibili ulteriori integrazioni, nell’auspicio di un prossimo lavoro in team e in progress.

Partire da un luogo geografico quindi per fare la storia degli uomini e delle tracce corali che hanno lasciato nel tempo, privilegiando la carta stampata, in un periodo in cui la ricerca di informazioni è costantemente ed inevitabilmente supportata dalla ricerca digitale.

Poeta, scrittore e docente di lingua inglese, l’autore è riuscito a portare a termine un lavoro che lo ha impegnato per molto tempo (una trentina d’anni) nella consultazione di  cataloghi, repertori bibliografici, enciclopedie nazionali, ricerche municipali e regionali, oltre a internet. Nell’introduzione precisa, tra l’altro, che le segnalazioni delle opere si riferiscono, per motivi di sintesi, solo a scritti “editi personalmente o in collaborazione o a propria cura, ad esclusione di articoli pubblicati su giornali e riviste e di saggi in volumi collettanei (salvo casi di particolare rilevanza)”. Tale assidua ricerca, spaziando nei diversi ambiti della produzione di ingegno umano, ha portato così ad un volume che fa luce sui campi di indagine più svariati (dalla politica allo sport, dall’imprenditoria alla moda, ecc.).

“Una base di partenza”- sostiene l’autore, uno strumento di consultazione che richiede un continuo aggiornamento dei dati. La varietà e l’abbondanza dei nomi ufficializzati, nell’aver dato prestigio anche ad autori di una sola pubblicazione, risponde ad un’ indagine documentata, se pur incompleta; ne nasce un microcosmo sociale (“una gigantesca foto di gruppo”) fondato sul patrimonio civico-culturale, “uno stimolo ad approfondire le conoscenze sui concittadini”, il resto è lasciato  al futuro.

Antonio G. Lupo