Il “vangelo” secondo Matteo
di Marcello Buttazzo
Il futuro è promettente, ci sorride già da adesso. Salvini il prossimo 9 gennaio sarà a Varsavia. L’obiettivo è ambiziosissimo: quello d’allargare il fronte identitario e sovranista. Lui, ovviamente, mira in alto, non vuole essere una semplice comparsa nelle maglie euroscettiche, ma il protagonista assoluto, il leader massimo. Del resto, i requisiti politici e antropologici di chiusura li possiede ampiamente tutti. L’illustre politico del Carroccio, che nei suoi comizi in Italia sventola come una clava il Vangelo (secondo Matteo), che cita “devotamente” “Papa Santo Giovanni Paolo II”, in Polonia discetterà con indubbia e riconosciuta competenza di identità cristiana e cattolica da difendere contro la globalizzazione dei miliardari. Certo, a noi profani, dovrebbe anche spiegare come fa a blaterare continuamente di cristianesimo, quando poi chiude i porti ai disperati delle acque e delle terre, ai bambini migranti sulle navi Ong. Per i prossimi viaggi nel vecchio Continente, il vicepremier e ministro dell’Interno del governo gialloverde ha ricevuto la sponsorizzazione d’un politico di riguardo, nientemeno che il ministro della Famiglia Lorenzo Fontana: “Penso che Matteo Salvini sia, per carisma e capacità, l’uomo politico che meglio interpreta il cambiamento che vogliamo portare in Europa”. Perbacco!
Lascia un commento
Devi essere connesso per inviare un commento.