di Luigi Mangia –

Galatina è una città piccola, ma è bella, è ricca di storia e i palazzi, quasi tutti restaurati, nel borgo antico rappresentano le capacità imprenditoriali e le ambizioni culturali di una classe sociale viva e dinamica che abitò la nostra città fra il ‘700 e l’ ‘800. I tesori della città, che riconoscono il prestigio sociale sono anche le chiese barocche molto eleganti che rappresentano il gusto del barocco salentino preferito dai Borboni. Furono le famiglie nobili che finanziarono e curarono sia i palazzi che le chiese.

La chiesa della Madonna del Carmine è particolare, per la sua forma esagonale e per l’uso dei materiali usati, come la pietra leccese, che oltre a dimostrare il rapporto con il territorio e con la pietra locale, mette in evidenza le grandi capacità lavorative degli artigiani galatinesi, maestri dello scalpello nella scultura della pietra. L’attaccamento delle famiglie nobili ed operose verso la città, lo troviamo nel Chiostro della Basilica minore di Santa Caterina, costruito dopo la chiesa nel 1600, periodo felice per la storia della nostra città. Il borgo antico di Galatina è vivo ed è fortemente attrattivo come è dimostrato dall’interesse e dalla presenza dei forestieri, i quali comprano e ristrutturano i palazzi della città bella, che di notte nelle sue piazze si trasforma in un salotto a cielo aperto, dove gustare i profumi e i sapori della gastronomia locale e quindi la storia nel piatto. La felicità di una città bella, la fa, chi la vive e la sa abitare. L’accoglienza e l’ospitalità sono i valori del paradigma di fare un turismo di successo.

L’iniziativa del sindaco, Fabio Vergine, di portare gli artisti galatinesi, con le loro opere, nelle sale del prestigioso Palazzo Orsini, merita di essere sostenuta ed apprezzata, perché portando nel cuore della città l’arte, il passato vive del presente e Galatina con l’arte può trovare la forza di essere il futuro di una città che vive della tradizione dell’arte, come è ben dimostrato dai suoi artisti che in passato si sono affermati a livello nazionale, da Toma  a Martinez.