di Marcello Buttazzo –

L’universo dei diseredati è, sovente, negletto, trascurato. Alcune rozze vulgate politiche si servono addirittura dei più disperati per edificare il malevolo stigma dell’esclusione, della discriminazione. Un plauso all’”Osservatore di Strada”, periodico de “L’Osservatore Romano”, che ogni mese dedicherà spazio, storie, memorie, pensieri ed opinioni a tutte le persone che solitamente vivono ai margini di questo mondo obeso e opulento: i poveri, gli emarginati, gli scartati, gli esclusi sociali, i feriti della vita. La strada pullula di sole, esistenze randagie si muovono misconosciute. Uomini e donne fragili, che hanno bellezza inerente, dignità da vendere, e meritano di essere raccontate e viste nell’intimo. Il coordinatore del periodico Pietro Di Domenicantonio ha evidenziato: “Lo scopo è quello di creare relazioni”. I più indifesi devono essere riconosciuti, tutelati dalle istituzioni, rispettati, perché la storia non la fanno solo i potenti. Che sia nato un “giornale dell’amicizia sociale e della fraternità” è un’ottima notizia. Soprattutto in un’era fittamente e falsamente social, in cui talvolta emergono esasperazioni del pensiero e si imbastiscono inutili e stucchevoli polemiche. 

Marcello Buttazzo