Marcello Buttazzo –

A New York, al Palazzo di Vetro, si sta discutendo, in questi giorni, della possibilità e della necessità di raggiungere, entro il 2030, alcuni “Obiettivi di Sviluppo Sostenibile”. Soprattutto il variegato universo cattolico indica a chiare lettere determinate priorità, problematiche da affrontare de visu: ad esempio, sconfiggere la povertà o, quantomeno, ridurre drasticamente le diseguaglianze e le sperequazioni economiche e sociali.

Sono propositi ambiziosi, molto difficili da ottenere, dal momento che si prevede nel mondo, nei prossimi dieci anni, un aumento sensibile della povertà. Donne, uomini e bambini, a diverse latitudini, non hanno accesso all’acqua potabile, non possono usufruire di cure sanitarie.

Per l’impazzimento del clima, d’una ecosistema Terra antropizzato ormai fuori dai gangheri, ci saranno prossimamente nuove anime migranti, costrette a fuggire. E magari ci sarà qualche politico sprovveduto e ottuso che, invece di edificare ponti fra gli umani, costruirà inconsistenti barriere fisiche, ideologiche, mentali. Ciononostante, il mondo cattolico non demorde. Tanti intellettuali cristiani chiedono, ad alta voce, che le persone vulnerabili, gli esclusi possano poter finalmente decidere.
Insomma, gli invisibili devono poter entrare nelle statistiche, perché possano essere compresi nelle politiche e negli interventi adeguati dei Governi del mondo. 

Marcello Buttazzo