di Marcello Buttazzo –

Sulle grandi questioni migratorie, la Lega sa adottare unicamente misure securitarie. I politici del Carroccio hanno presentato 21 emendamenti al “decreto Cutro” con lo scopo manifesto di complicare l’esistenza dei disperati in fuga da conflitti, persecuzioni etniche, devastazioni ambientali, nera miseria. Anche Fratelli d’Italia, che pure non brilla in cultura dell’accoglienza, ha criticato i maldestri intendimenti di Salvini e compagnia bella, che in sostanza mirano a introdurre i decreti Salvini smantellati dal secondo governo Conte. Non sappiamo che destino avranno questi crudeli e anacronistici emendamenti. Di certo, la Lega appalesa ancora una volta tutto il suo malcelato intento antipopolazionistico di chiusura nei confronti del lussureggiamento delle genti. I migranti scappano da situazioni terribili, e Salvini e Piantedosi cosa fanno? Certo, loro non sono antropologi, sono politici di retroguardia e avanzano strategie squilibrate, che verosimilmente non potranno avere alcuna attuazione. Al cospetto d’una gravissima emergenza umanitaria come si fa a proporre: trattenimento nei Cpr fino a 180 giorni, revoca dell’accoglienza per chi commette irregolarità o violazioni, la non convertibilità di alcuni permessi di soggiorno come quelli per cure mediche o calamità naturali, la riduzione del permesso di soggiorno da due a un anno. E, inoltre, secondo le manie leghiste i rifugiati che tornano nel paese d’origine perderebbero il diritto alle tutele. Purtroppo, questa è la pseudocultura del “Capitano” e dei suoi “compagni” di ventura. Sono ossessionati dal popolo migrante. 

Marcello Buttazzo