di Marcello Buttazzo –

La solidarietà è discreta e silenziosa, ha aiutato e continua ad aiutare nelle periferie più disagiate. Le volontarie del Cif (Centro italiano femminile), pur essendo essenzialmente donne oltre i 70 anni di età, non hanno avuto paura del Covid. E per mesi, per i carruggi di Genova, hanno distribuito ai più poveri i pacchi della spesa. Donne sole con bambini, in maggioranza straniere, ma anche tante italiane, prostitute rimaste senza clienti, uomini e donne senza dimora, artisti di strada. Ma anche padri di famiglia in coda per dare cibo ai loro figli. Le “ciffine” si sono prese cura degli anziani e di tante persone più fragili. I pacchi del Banco alimentare sono stati integrati con i buoni spesa della Caritas. Inoltre, più di 12mila euro sono stati pagati dai donatori e dalle aziende. Le “ciffine” hanno dato vita al progetto “Spesa sospesa” durante l’emergenza Covid, coinvolgendo numerose realtà territoriali. Una rete virtuosa fra associazioni, scuole, parrocchie, centri d’ascolto, che insieme ai cittadini, piccoli negozianti, grande distribuzione e commercianti, ha contribuito a consegnato spesa e farmaci e alleviato le difficoltà dei più deboli. Fare comunità vuol dire essere tutti vicini, partecipi, per aggirare le tempeste. Fare comunità vuol dire essere responsabili e, in qualche modo presenti nella vita d’ognuno. Essere cittadini vuol dire edificare un progetto comune, in nome del rispetto e del decoro. Della dignità.

Marcello Buttazzo