di Marcello Buttazz

Matteo Salvini critica aspramente i suoi alleati di governo: “Se Pd e 5 stelle la smettono di parlare di droga, ddl Zan, immigrazione, cittadinanza facile e ci concentriamo solo sul lavoro, penso che facciamo un servizio per il paese”. Effettivamente, questo governo promiscuo e disomogeneo farebbe bene a concentrarsi principalmente su tematiche non divisive. Il centrosinistra non può accampare la vana pretesa di argomentare di certe questioni con la Lega di Salvini e di Pillon. Dovrebbe sperare di compattarsi in un “campo largo”, il centrosinistra, per poter competere con il centrodestra alle prossime Politiche del 2023. Una eventuale sinistra di governo potrebbe affrontare con determinazione, de visu, faccende intricate e insolute. È bene, comunque, ricordare al prode Salvini che la possibile legalizzazione delle droghe leggere, una necessaria normativa contro l’omotransfobia, una praticabile legge sulla cittadinanza, una più accogliente e umana politica sull’immigrazione, tesa soprattutto a rivedere gli infausti accordi con la Libia, non sono mere e sterili battaglie ideologiche, ma essenziali misure di civiltà. Non rientrano, forse, nella sua cultura. E va bene, lo sappiamo. Auguriamoci solo che gli elettori consapevolmente ne tengano conto.

Marcello Buttazzo