di Marcello Buttazzo –

Sentivamo davvero la mancanza, nel nostro Paese, d’una raffinata “scuola dei gladiatori del populismo e del nazionalismo”. Il Tar di Latina ha deciso che l’esimio Steve Bannon, ex stratega di Donald Trump, potrà aprire nella Certosa di Trisulti, in provincia di Frosinone, la sua eccelsa Accademia di studenti e di pensatori, che vogliono diffondere più d’ogni cosa la superiorità esclusiva della fede giudaico-cristiana e la pretesa di voler “salvare” l’Europa dalla prepotenza del resto del mondo.
Bannon che, da visionario, scorge dappertutto complotti, è categorico: “Ora avete Di Maio e i Cinque Stelle che hanno ceduto al Partito comunista cinese”. Lui, invece, l’indomito stratega, collabora con personaggi più specchiati, dal momento che si propone di fare partnership con la scuola nientemeno che di Armando Siri e anche con quella dell’ardita francese Maréchal (la nipote di Le Pen). Insomma, una gloriosa compagnia.
Ci poniamo spontaneamente la legittima domanda: ma un tipo così proprio in Italia doveva venire?