di Marcello Buttazzo –

L’ecosistema Terra è sconvolto, è fuori dai gangheri. L’antropizzazione crescente delle attività industriali e lavorative ha sporcato di anidride carbonica, di ossidi, di metalli pesanti e di altre sostanze nocive il suolo, l’acqua, il cielo. L’Homo sapiens sapiens non si dimostra molto avveduto. L’evoluzione biologica, di fatto, s’è pressoché arrestata; procede invece vorticosamente l’evoluzione culturale degli umani. Ciononostante, soprattutto i potenti del mondo non sanno sfruttare oculatamente il superiore adattamento culturale, dal momento che continuano ad investire ingenti capitali per incrementare l’uso dei combustibili fossili, che inquinano, causano scompensi ed alterazioni agli equilibri chimico-fisici dell’atmosfera. È indubbio che, in questo tempo postindustriale, occorrerebbe a livello globale una politica ambientale più mirata e più rispettosa. Il riscaldamento globale è responsabile dei fenomeni metereologici particolari e gravosi. Da noi, anche due dei più importanti ghiacciai del Monte Bianco sono seriamente minacciati. È intervenuta anche Legambiente con una nota allarmante: “Preoccupante il dato complessivo degli ultimi anni: dal 2010 a luglio 2022 in Italia si sono verificati 1318 eventi estremi. Gli impatti più rilevanti in 710 comuni”. Da gennaio a luglio scorsi sono stati registrati, nel nostro Paese, 132 eventi climatici estremi. Nubifragi, grandinate, trombe d’aria, ondate di calore, crisi idrica e siccità sono in progressivo aumento e fanno male a città, terreni agricoli, colture. L’emergenza ambientale è un fatto evidentissimo. Rattrista, purtroppo, sapere che alcuni giornalisti di destra continuano a scrivere, disinformando, che il surriscaldamento globale è un’invenzione di ambientalisti ideologizzati e di scienziati catastrofisti. 

Marcello Buttazzo