di Marcello Buttazzo – Salvini è ormai saldamente sulla cresta dell’onda popolare e populista. Giorni fa, s’è recato a Mosca e qui, al cospetto di imprenditori festanti dell’Assemblea di Confindustria Russia, ha dato il meglio di sé. Del suo repertorio assolutistico e trionfalistico. Matteo padano ha tratteggiato il discutibilissimo Putin come un santo, come un grande stratega. Fra gli applausi d’un pubblico in delirio alla presenza d’un politico così rilevante, il ministro dell’Interno e vicepremier dell’esecutivo giallo-verde ha denunciato la “follia” delle sanzioni economiche contro la Russia. Nessun accenno, però, da parte del leader del Carroccio, all’annessione russa della Crimea e al sostegno militare di Mosca ai separatisti nel conflitto ucraino. Una guerra in seno all’Europa, in cui hanno perso la vita più di 10000 persone. Ma il problema vero non sono le sanzioni o meno a Putin, ma una notizia che ha fatto trapelare lo stesso Salvini, che, se confermata, deve allarmare: “I populisti europei mi vogliono alla guida della Commissione Ue”. Chissà, potrebbe essere davvero la fine dell’Europa.

Marcello Buttazzo