di Antonio Stanca

Non si conoscevano, non si erano mai visti eppure continuavano a guardarsi quella sera, quel ragazzo e quella ragazza. Era come se volessero scoprire, nei loro volti, qualcosa che li aiutasse a ricordare, come se ci fosse stato tra loro un passato sia pur remoto. Cosa ci poteva essere stato se erano vissuti lontani l’uno dall’altra, se diversi erano i loro luoghi di origine, se non si conoscevano?

Quella volta non era durato molto lo scambio dei loro sguardi, non ci avevano fatto caso. Ma poi la situazione si era ripetuta, era durata più a lungo ed avevano cominciato a pensarci, si erano avvicinati, si erano chiesti se in qualche occasione si fossero incontrati. Nessuno ricordava, nessuno sapeva dire ma da quelle prime parole avevano continuato. Si erano ritrovati, si erano fermati a parlare, a dire di loro, a conoscersi. Avevano scoperto che per entrambi era facile, semplice capirsi, intendersi, che uguali erano i loro interessi, le loro aspettative. Entrambi venivano da ambienti modesti e fuori erano rimasti dal grande chiasso che la vita moderna ha suscitato soprattutto presso i giovani. Loro pure erano giovani ma diversa era stata la loro vita. Di buoni costumi, di buona volontà, di applicazione, di scuola, di studio era stata fatta. Non aveva, però, impedito loro di sentirsi partecipi del movimento generale. Avevano rimandato a dopo, era stato più importante il dovere e anche adesso lo era. Ancora studiavano, erano all’università ed erano impegnati a completarla. Spontanei erano questi discorsi tra loro. Si capivano subito, si ritrovavano, erano contenti, era come se si conoscessero da sempre, come se vicini, insieme fossero sempre stati. Era stato questo a farli avvicinare, a portarli a guardarsi, erano state le espressioni dei loro volti, quelle venute da una vita uguale, quasi in comune, da un’anima che le aveva fatte assomigliare. Incontrandosi avevano confermato questo senso di scoperta, di meraviglia, di stupore, l’avevano riconosciuto, continuato. Era stata la rivelazione di un bene comune che non poteva rimanere diviso. Si erano trovati uguali, si erano messi insieme perché altro non si poteva fare. Solo così si completava quanto di bene ognuno recava in sé. Per questo si erano incontrati, si erano guardati. Si cercavano, non c’era bisogno d’altro!

Antonio Stanca