di Marcello Buttazzo –

Papa Francesco s’è espresso a favore della nave Ong Mediterranea di Luca Casarini, affinché ritorni in mare a salvare i disperati delle acque e delle terre. Il tempo attuale è doloroso, c’è chi fugge dagli inferni di sabbia, dai lager mefitici, dalle guerre, dalle persecuzioni etniche, dalla invalidante miseria. La tendenza del governo Meloni, fino ad ora, a criminalizzare le navi Ong è senza senso, senza alcuna logica, se non una malcelata recrudescenza ideologica. Anche l’Organizzazione internazionale delle migrazioni (Oim) ha lanciato un accorato appello agli Stati affinché abbiano una visione più aperta, dopo il recentissimo naufragio nel Mediterraneo che è costato la vita a 61 migranti. “Quello che è successo nel fine settimana al largo delle coste libiche è oltremodo straziante; nessun essere umano dovrebbe affrontare un’esperienza del genere”, ha affermato la Direttrice Generale dell’Oim, Amy Pope. Quest’anno sono già morte nel mare nostro 2.571 persone.  I governi non possono affrontare una emergenza umanitaria solo mediante la via securitaria e punitiva. L’Organizzazione mondiale delle migrazioni ha posto prioritariamente l’attenzione sul fatto che tenere lontane le Ong dal Mediterraneo causi la perdita di vite umane. Sarebbe il caso che l’Italia e l’Europa aprissero una storia popolazionistica nuova, basata davvero sull’accoglienza, sulla solidarietà, sull’umanità. Sarebbe il caso che le forze governative italiane e quelle europee trovassero fecondi accordi strutturali, tesi a dare dignità a tutti gli esseri umani, di qualsiasi etnia, in ossequio alla Carta dei diritti umani.

Marcello Buttazzo