di Marcello Buttazzo

Stanchezza di memorie,
l’anima s’adombra
d’una perenne melanconia.

Quel grigio mantello
s’avvoltola alla sera
come negletto pensiero,
che non va più via.

Ma non è tempo
di ansietà e arsure.

Non è più l’ora
di respirare
con lo sguardo ebete
la risacca del mare.

Voglio di più.
Voglio questo sangue
rosso e amaro.

Voglio pensarti,
mia musa d’oggi,
come sole e ambra,
come azzurro dannato
di cielo lapislazzulo.

Voglio saperti felice,
mia musa d’oggi,
che misuri clessidre d’oro
e danzi le tue ore.

Marcello Buttazzo