di Marcello Buttazzo

La notte
non verrà
con il suo manto tetro
e le sue stelle spente.

Non verrà
la notte
dei cupi pensieri
e delle avvilite ricordanze.

Non verrà mai più
il nero scuro
d’un cielo negato,
né il rosso denso
d’un sangue imprigionato.

Nasceranno
aurore sitibonde
assetate di te,
crepuscoli d’amarena
marezzati
nei tuoi fianchi di pane.

Nascerà finalmente
primavera di fiori nuovi
di attese violette
e quel tuo viso nel sole
a misurare le ore.

Le mie ore
di lento incedere
di placido procedere
da contare
una ad una
senza fretta
fino alla fine del giorno.

Marcello Buttazzo