di Marcello Buttazzo

“La Gazzetta del Mezzogiorno” va salvata, va tutelata, va protetta, per innumerevoli motivi. Un quotidiano storico della Puglia, della Basilicata, dell’Italia meridionale, che ha sempre garantito pluralismo, democrazia, civismo, libertà responsabile, notizie di cronaca, politica, cultura, spettacolo, sport, arte. Un quotidiano specchiato, voce autorevole del Sud, che ha dato e dà la parola ad un’intera e multiforme comunità, che ha dato e dà visibilità a tutti, anche a chi solitamente non ha voce. In quest’era ipertecnologica, la stampa cartacea va incoraggiata, sostenuta, perché la poesia d’inchiostro è una melodia all’incanto. Fuori da qualsivoglia polemica politica, sono in generale inammissibili i tagli istituzionali all’editoria e alla stampa. I giornali cartacei vanno promossi e supportati adeguatamente dalle istituzioni, perché chi informa con discernimento e con discrezione è un paladino virtuoso del tempo che avanza. La stampa ha una sua postura etica dirimente, perché ha il compito-dovere di prendere per mano senza infingimenti i lettori. Sono figlio di ex edicolanti. I miei genitori e mio fratello, fin dal dopoguerra fino a qualche anno fa, hanno avuto un’edicola di giornali, a Lequile, il nostro paese natio. Il lavoro del giornalista è mestiere di vivere, che esige passione, riflessione, ponderatezza. Va difeso. Sempre. Parimenti, l’attività di edicolante è faticosa e benemerita. La politica attiva dovrebbe in qualche modo impedire questa assurda e folle corsa alla chiusura e alla dismissione delle edicole. Da cittadino e da lettore, voglio augurare lunghissima vita alla Gazzetta. Sono certo, sarà ancora e ancora una delle compagne preferite nelle mie mattinate di letture.

Marcello Buttazzo