di Marcello Buttazzo –

L’adattamento culturale è l’accorgimento primario, che serve a edificare una comunità matura di uomini e di donne. L’evoluzione culturale, da un punto di vita teorico e pragmatico, è l’unica che procede e avanza nelle società contemporanee. L’evoluzione biologica, di fatto, s’è arrestata. E se l’Homo sapiens sapiens può sperare di progredire deve affidarsi consapevolmente all’istanza culturale. In questi anni, le politiche culturali nel nostro Paese sono state colpevolmente trascurate da una classe politica (di centrodestra e di centrosinistra) sovente disattenta. A Lodi, la scuola d’arte “Bergognone”, frequentata tutti i giorni da persone di tutte le età con disabilità mentali, per poter sopravvivere ha deciso di vendere all’asta i suoi gioielli d’arte: fra cui un disegno di Pablo Picasso, un’opera di Piero Manzoni, un crocifisso ligneo legato a Papa Giovanni XXIII. Per consentire a diversi individui fragili, che chiameremo “Folligeniali”, di poter continuare a studiare la scuola d’arte “Bergognone” s’è assunto il compito gravoso di trovare fondi. La politica, sempre pronta a declamare retoricamente e a reti unificate sull’essenzialità del bene comune, è drammaticamente assente da tempo in questo istituto. Il maestro d’arte Angelo Frosio, fondatore della struttura nel 1975, è stato categorico: “Purtroppo le istituzioni in questi ultimi anni ci hanno abbandonato”. Il medium artistico è vitale e fondamentale per prendersi cura degli individui, per nutrire le eventuali zone d’ombra, per sanare le ferite. La politica che lascia una scuola alla deriva è una espressione primitiva e medievale dell’esistente. La politica che non si sa occupare compiutamente dell’umano sentire dimostra palesemente tutto il suo fallimento morale.

Marcello Buttazzo