di Marcello Buttazzo –

Il coronavirus fa paura, sta causando contagi e morti. Il governo sta emanando di continuo decreti per cercare di contenere il contagio. Gli scienziati sono fortemente preoccupati per la diffusione della pandemia. Ma lui, l’ex “rottamatore” Matteo Renzi, in controtendenza, afferma: “L’Italia riapra”. È vero, la gente rischia la fame, tante aziende sono al limite della chiusura, l’economia è sull’orlo del baratro. Ma l’ex “riformista” in camicia bianca non può arrogarsi conoscenze che non possiede, non può fare proposte infondate, per il momento campate in aria, tipo la riapertura delle fabbriche prima di Pasqua e il ritorno a scuola per il 4 maggio. Già come premier e come politico Renzi è stato altamente fallimentare. Come “virologo” di noi altri è ancora meno credibile. Lui con il suo partito (nato in laboratorio, non fra la gente), pur godendo tutti i benefici dello stare in maggioranza, critica aspramente questo governo, perché ha tolto la libertà a sessanta milioni di persone, ma non è riuscito a bloccare il virus della burocrazia.  E dal momento che, fra le altre cose, Renzi è anche uno “storico” sostiene: “Penso spesso a Firenze: dopo la peste del 1348 creò il Rinascimento”. In tempi moderni dobbiamo accontentarci: noi abbiamo creato “Italia viva”.

Marcello Buttazzo