di Marcello Buttazzo –

In Italia, sull’emergenza Coronavirus, l’atteggiamento più corretto, più sensato, più razionale è quello adottato dall’esecutivo in carica che, in accordo con studiosi, virologi, microbiologi, sta adottando misure sempre più restrittive. Eppure, in questi giorni di confusione, di paura, di marasma, s’odono ancora campane stonatissime, che criticano aspramente Conte e compagnia per l’atteggiamento conservativo e guardingo, teso a favorire essenzialmente l’isolamento dei cittadini. Una delle voci più stridenti e più inopportune è, senz’altro, quella dell’ex deputato azzurro Daniele Capezzone. Nelle sue virulenti sortite, dall’alto dei suoi “indiscussi” e “riconosciuti” successi politici, invita Conte ad andare a casa, a dimettersi. Oltre che ex politico, economista, il fortunatamente inascoltato Capezzone è anche fine giornalista. Da un po’ di tempo, su “La Verità” di Belpietro, scrive che “esiste un patto scellerato fra Pd e Movimento 5 Stelle, che ha portato alla nascita del governo giallorosso”. Beh, certo, lui, Capezzone, è esperto solo di patti “virtuosissimi”: come quello che strinse, anni fa, con Silvio Berlusconi, quando decise di abbandonare in fretta e furia il Partito Radicale, per passare fra le fila più remunerative e più allettanti di Forza Italia. 

Marcello Buttazzo