di Marcello Buttazzo –

Un governo di destra sa fare solo cose di destra. È l’esecutivo delle misure speciali e vessatorie. Non sapendo occuparsi compiutamente d’accoglienza, Meloni, Salvini e Musumeci dichiarano lo stato di emergenza. È vero, gli sbarchi sono aumentati sensibilmente. La premier e il vicepremier non sono stati in grado di mantenere le promesse sventagliate in campagna elettorale. Ma i flussi degli esseri umani sono ineludibili, questioni “strutturali”, come fanno notare opportunamente le opposizioni. Monsignor Giancarlo Perego, presidente dalla Fondazione Cei Migrantes, ha usato parole sacrosante: “L’emergenza costa molto più rispetto ad affrontare l’accoglienza”. Ma questo governo sa solo essere di destra integrale, anche su altre faccende. I ragazzi e le ragazze di “Ultima generazione” maldestramente fanno sentire il loro malcontento ambientale, andando ad imbrattare monumenti, sporcandoli con vernice lavabile. Ebbene, questi politici dominanti, che non sanno andare alla radice dei problemi, stanno pensando bene di prevedere perfino il carcere e di propinare multe salatissime di decine di migliaia di euro ai vandali (fino a 60 mila euro). In cantiere, c’è un disegno di legge del prode ministro alla Cultura Gennaro Sangiuliano (quello convinto che Dante sia il padre della destra italiana), che vuole inasprire al massimo le pene per chi sporca gli edifici pubblici. Certo, i giovani ambientalisti, che violano gli spazi pubblici, sono sciaguratissimi, compiono gesti odiosi, censurabilissimi. Puruttavia, questi governanti sanno prospettare solo piattaforme securitarie. Ma non è con le punizioni per certuni che si risolvono le emergenze ambientali. L’ecosistema Terra è agonizzante, ha il fiato corto, macchiato di ossidi e combustibili fossili. Non risulta che Meloni e Salvini si stiano adoperando granché per incoraggiare la svolta e l’avvento delle energie pulite. Il “Capitano” ancora, ogni tanto, blatera di possibile ricorso al nucleare. Lui e lo scienziato Cingolani. Il nucleare non è pulito, esige enormi quantità di uranio, che, tra le altre cose, è un elemento a termine. Non sentiamo mai prospettare, in Italia, i benefici d’una rivoluzione ad idrogeno, anticipata da Rifkin più di venti anni fa. L’idrogeno è l’elemento chimico più semplice e diffuso nell’universo, può diventare un “carburante perpetuo”, inesauribile, esente da emissioni inquinanti.

Marcello Buttazzo