di Marcello Buttazzo –

Ogni anno, alla Città dei fiori, torna la musica. E sistematicamente i compensi degli artisti convenuti a Sanremo suscitano polemiche accese. E, puntuale, come un orologio svizzero, interviene il proibizionista Maurizio Gasparri a gridare la sua nota di doglianza: “Vergogna Rai. Che orrore i soliti comunisti con Rolex. Sperpero ignobile”. Ovviamente, il deputato di Forza Italia, ex An, ex missino di ferro, per i suoi trascorsi personali e per precipui vissuti, ha verosimilmente conti in sospeso con i comunisti. Purtuttavia, il cachet delle star e presunte tali, che saliranno sul palco dell’Ariston, è davvero esorbitante. Pare che il “compagno” Benigni guadagnerà 300 mila euro. La bella Georgina Rodriguez, che fra i suoi titoli e carismi può vantare il fidanzamento con il calciatore Cristiano Ronaldo, prenderebbe invece 140 mila euro. Il direttore artistico e conduttore Amadeus, quello che esalta le donne che “sanno stare un passo indietro”, percepirebbe un compenso di 500 mila euro. Ma Sanremo è Sanremo. Sa muovere interessi, profitti, macchine di soldi, contratti. Pertanto, il prode Gasparri non s’arrabbi più di tanto, per un fatto vecchio come il mondo. In fondo, anche i deputati come lui guadagnano fin troppo. E, talvolta, forniscono un servizio deludente alla comunità. Per gli artisti, si sa, la vita è privilegiata. La vita è bella. Si fa tutto per la pagnotta. Tanto per cantare. 

Marcello Buttazzo