di Marcello Buttazzo –

Il sovranista Viktor Orban riesce a vincere le elezioni in Ungheria, e puntualmente dall’Italia arrivano i complimenti di Meloni e Salvini. Secondo la leader di Fratelli d’Italia è “una straordinaria vittoria”: “Per anni lo hanno attaccato per le sue politiche a difesa dei confini e della famiglia”. Così la “pasionaria” Giorgia definisce le odiose politiche contro il multiculturalismo e le piattaforme immigratorie di respingimento dell’illiberale Orban, che ha saputo edificare non ponti di conoscenza, ma muri di migliaia di chilometri di ferro spinato. Quanto all’idea di famiglia del premier ungherese ricordiamo alla Meloni le discriminazioni volgari cui è sottoposta, in Ungheria, la comunità Lgbt. Ma, evidentemente, per certuni spiriti eletti ha dignità di cittadinanza solo la famiglia naturale o canonica, e non le diverse forme di famiglie. Anche Salvinii, si sa, molto attento al concetto di famiglia, ha esultato per la vittoria politica di Orban: “Da solo contro tutti, attaccato dai sinistri fanatici del pensiero unico, minacciato da chi vorrebbe cancellare le radici giudaico-cristiane dell’Europa”. Vorremmo che il cattolico praticante Salvini ci spiegasse cosa c’è di cristiano allorquando si impedisce a navi di migranti disperati di sbarcare sulle coste italiane. Vorremmo, inoltre, rammentare all’ex ministro dell’Interno leghista che un cristiano vero sa accogliere le diversità e anche le devianze. Invece, nel Belpaese, ci sono tanti politici pronti a ghettizzare, a speculare, a fare propaganda di piccolo cabotaggio. 

Marcello Buttazzo