di Marcello Buttazzo –

Il livello culturale, dialettico, sostanziale, della politica contemporanea, rispetto alle stagioni passate, è calato drasticamente. È sufficiente pensare che, un tempo, prevalevano figure d’un certo riguardo (da Berlinguer a Goria, da Spadolini a Pajetta, da Pannella a Natta). Ora, dobbiamo accontentarci di modesti epigoni, di piccolissimi esponenti, che propugnano continuamente i loro insulsi slogan. Ciriaco De Mita, a 91 anni, ha avuto sui social un aspro confronto con il leader della Lega Matteo Salvini. L’anziano sindaco di Nusco, ex segretario della Democrazia cristiana, così s’è espresso su Facebook: “A Salvini consiglio di ritirarsi perché la politica è pensiero, non è arroganza. Un ministro dell’Interno che in un anno e mezzo non sta mai al governo ed è sempre in giro pronto a promettere, minacciare, risolvere, cantare, non mi pare esprima un pensiero politico di successo”. Ha pienamente ragione De Mita. Questi politici del nuovo che avanza fanno ampiamente rimpiangere quelli del Partito Comunista, della Democrazia cristiana, del Partito socialista, di quello liberale e repubblicano, del Partito radicale. 

Marcello Buttazzo