di Luigi Mangia –

Bombardare un campo profughi occupato da donne, bambini, civili disarmati come è accaduto per i profughi Jabalia da parte dell’esercito di Israele è un autentico crimine di guerra che non trova nessuna giustificazione, semplicemente è un atto di terrore contro la popolazione che non ha nessuna possibilità di difendere la propria vita. Netanyahu cerca di distruggere Hamas e le sue milizie bombardando ogni angolo di Gaza ma non tiene conto che le milizie di Hamas vivono tranquille sotto una fitta rete sotterranea nella sicurezza di non essere colpite mentre i grandi dirigenti di Hamas vivono negli hotel a 5 stelle nei paesi che sostengono la lotta di Hamas cioè l’odio verso gli Ebrei e la distruzione dello stato di Israele. I palestinesi non hanno né la colpa né la responsabilità del conflitto, al contrario una grande responsabilità c’è l’ha il presidente di Israele Netanyahu, il quale nella sua politica di alleanza con l’estrema destra, pensava di combattere Hamas. Bisogna trovare la strada per esonerare il popolo Palestinese dalla guerra; isolare ed eliminare dalla politica Hamas, infine trovare una soluzione con il contributo dei grandi che stabilisca definitivamente l’esistenza di due popoli, due stati e infine riconoscere uno stato giuridico particolare di indipendenza e e di autonomia alla città di Gerusalemme.