di Marcello Buttazzo –

Davvero le piattaforme securitarie e intransigenti servono a salvare vite umane? Secondo la monotona vulgata e propaganda del vicepremier e ministro dell’Interno Salvini, i rigorosi intendimenti dell’attuale governo giallo-verde (che vogliono i porti italiani chiusi, e la guerra alle Ong) stanno dando “ottimi risultati”. Diversa è, però, la visione dell’Osservatore Romano, che fornisce un quadro non propriamente idilliaco, rendendo noto il costo umano annuale delle politiche di immigrazione europee. Le organizzazioni Sos Mediterranee e Medici senza frontiere hanno reso noto: almeno 1151 tra uomini, donne, bambini, hanno perso la vita in mare, e altre 10000 sono state portate forzatamente in Libia. Inoltre, ancora una volta, avvilisce la pertinace determinazione di Matteo padano, che, alla nave umanitaria tedesca Sea Watch, che ha salvato 53 migranti a circa 40 miglia dalle coste libiche, ha intimato di non entrare in acque territoriali italiane. Come fa, tra le altre cose, il leghista, a bollare rozzamente come “nave pirata” una Ong umanitaria, che ha strappato alla morte esistenze umane?

Marcello Buttazzo