di Marcello Buttazzo –

Che questo nuovo governo Conte non piaccia affatto a Matteo Salvini, è pienamente comprensibile. L’esecutivo giallorosso è il prodotto d’una “spudorata spartizione di poltrone”, secondo il parere illustre di Matteo padano. E fin qui nulla di male. Tutto rientra nella fisiologica dialettica politica. Epperò, smaccatamente infantile è la pretesa del leader del Carroccio di denigrare tutti i ministri, indistintamente: “Un governo da ridere”. Gli strali canzonatori dell’ex ministro delle felpe e del Papeete s’abbattono su Franceschini, su Bonafede, su Di Maio, su Bellanova, su Fioramonti, su Gualtieri, su Lamorgese. Per tutti i ministri e per tutte le ministre, l’esimio leghista non trova di meglio che fare commenti sprezzanti. In particolare di Roberto Speranza ha detto: “Competenza in sanità zero, esperienza zero, però andava a bordo delle navi delle Ong…”. Qualche mese fa, invece, l’ex ministro leghista alla Famiglia, Lorenzo Fontana, sosteneva “competentemente”: “Le coppie di fatto omosessuali non esistono per legge”. Il leghista Fontana non faceva ridere per niente. Faceva piangere. 

Marcello Buttazzo