di Marcello Buttazzo –

Meno male che c’è il governo dei patrioti, che si sa prendere cura dei ceti meno abbienti. La “social card” una tantum di 382 euro per i più poveri (circa un milione e 300 mila nuclei familiari con reddito Isee sotto i 15 mila euro) è una panacea provvidenziale. L’impopolare Reddito di cittadinanza è stato smantellato dall’esecutivo Meloni perché, come si sa, favoriva i “nullafacenti”, quelli avvezzi a poltrire sul divano. Ora con questa misura minima si cerca di aiutare i più bisognosi. La carta “Dedicata a te” (chiamata così con dizione chiaramente altisonante) prevede capziosamente l’acquisto solo di alcuni tipi di alimentari. Non si potranno, ad esempio, comprare i surgelati, le tisane, le marmellate, il sale. Non si potranno acquistare i farmaci. Del resto, l’ardita Italia patriottica esige sudditi che siano sani come un pesce e con la schiena diritta. Per i cittadini più disagiati si investono miserie economiche; al contempo, però, il valoroso centrodestra reintroduce i vitalizi per i potenti. La segretaria del Pd Elly Schlein ha fatto giustamente notare, tra le altre cose, che la carta “è escludente, perché non vi possono accedere le persone anziane che vivono sole”. Una domanda per Meloni, Lollobrigida e compagnia: “Perché non prevedere uno straccio di sostegno economico per i pensionati che percepiscono la minima di 600 euro al mese e magari devono anche pagare l’affitto di casa?”.