di Marcello Buttazzo

L’insania dei gruppi più oltranzistici, fondamentalisti, terroristici, non conosce misericordia, purtroppo non ha mai fine. Gli spietati e ferini attivisti del Califfato hanno deciso di uccidere i neonati con sindrome di Down, con altre malformazioni congenite, oppure fisicamente disabili. Pare che numerosi neonati malati siano stati già eliminati. L’ignoranza e la stupidità di certuni oltrepassano il sentimento di umana pietà, sfociano in irrazionali campi senza ritorno. Pensavamo che la follia nazista, che, con pianificati e criminali programmi di eugenetica, si sbarazzò di circa cinquemila bambini diversamente abili, non si dovesse più ripetere. Evidentemente, ad alcune latitudini, si vive ancora nel furore ignobile, nel sonno della ragione. I bimbi disabili, nelle zone funestate dal Daesh, sarebbero stati colpiti da una fatwa, cioè da un editto religioso. Le guerre, di qualsiasi tipo esse siano, suscitano raccapriccio: sono uno smacco, una lacerante ferita. Un inutile spargimento di sangue, che inevitabilmente colpisce i più indifesi, i civili. Ma, quest’ultima notizia di crudele portata getta un’ombra ancora più cupa sui seguaci del cosiddetto Califfato. Nell’Occidente, che pure ha le sue colpe manifeste sui conflitti di potere, di dominio, di spoliazione, che insanguinano varie contrade del mondo, questo orrendo scenario, che vede i bimbi disabili vittime sacrificali del fanatismo, è stato accolto con indignazione. Come non condividere il pensiero di alcuni intellettuali cattolici, che hanno sostenuto: “Considerare i bambini Down o malformati come rifiuti da eliminare è- dall’antichità ai giorni nostri- il marchio di ogni regime disumano”. In quest’era avvilita, in questo tempo truce e travagliato, abbiamo bisogno più che mai di comprensione, di coscienza, di un agire umano e compartecipe. Abbiamo bisogno di ristabilire il predominio della razionalità e dell’etica del comportamento contegnoso, per non scivolare su perigliose chine di efferato nichilismo. Non dovremmo mai percorrere al buio una nera strada di annientamento totale. Il fanatismo, è vero, è incontrollabile, è una monade che getta lance di fuoco dappertutto all’impazzata con inusitata virulenza. Epperò, noi occidentali abbiamo anche le nostre colpe: rivedere le nostre infinite politiche di accaparramento e di supremazia nei confronti di tanti Paesi è un dovere e una necessità ineludibili.

Marcello Buttazzo