di Viviana Indraccolo –

Qualche mese fa, conoscendo l’ ADORAZIONE che provo per ANDREA PAZIENZA dagli anni della mia adolescenza mi fu chiesto: «Perché non provi a scrivere qualcosa su di lui?». Sinceramente ci ho pensato e provato tantissime volte ma non ci sono mai riuscita. Le parole non nascevano nella mia mente e la pagina rimaneva bianca.
Eppure avevo disseminate sul mio lettone tutte le sue opere. Le sue tavole. Le sue raccolte e tanto altro che lo riguardava accumulato negli anni, non parlo di poco…

Posseggo tutto ciò che è stato pubblicato sul mio amatissimo Paz, compresi articoli scritti su di lui ed il libro sul film di Renato De Maria, con la sceneggiatura con a fronte i fumetti da cui era stata tratta.
“Zanardi” comprato a Napoli; “Pentotal” preso a Roma in una piccola libreria durante il concerto del primo maggio; e poi “Pertini”, “Sturiellet”, “La raccolta del Male”, “Bestiario”, “Satira” e veramente tanto, tanto altro materiale, passatemi il termine.

Perché farlo oggi? Proprio ora che tutti si sono “ricordati” di Apaz grazie all’anniversario del suo 60esimo compleanno… Se LUI fosse rimasto tra noi? Sinceramente non lo so! Mi sono sempre sentita troppo PICCOLA per parlare del GENIO che era e della sua STRAORDINARIA ARTE che ancora oggi ci inebria. Più che un articolo, QUESTA, é una UNA LETTERA D’AMORE a Pazienza….
Con lui sono cresciuta. Mi allenavano nel disegno copiando il suo. Sognavo la Bologna dei suoi anni. Ho anche vissuto facendo molti dei suoi errori, e lui l’ho sempre sentito vicino. Come il fratello maggiore che non ho mai avuto… Mi ha accompagnato nei momenti tristi, nelle notti insonni, non sono in grado di scrivere su di lui ma su quello che lui ha fatto per me si.

Ma, questo non è un omaggio. Forse è… un addio… al mio grande e primo Amore… É giunto il momento di lasciarti andare via in un Eden vestito con le tue tavole ed i tuoi mitici personaggi!

Viviana Indraccolo