di Marcello Buttazzo – Sabato 24 giugno, presso i Giardini della Villa Comunale di San Pietro in Lama, s’è svolto un incontro altamente emozionale del Centro socio-educativo e riabilitativo “Nuova Itaca”, un appuntamento con Arte e musica diversamente insieme. I ragazzi del Centro Diurno “Nuova Itaca” hanno mostrato palesemente che, con l’ausilio di strumenti culturali (come musica, teatro, danza, scrittura), le diverse abilità possono essere messe in compartecipazione. Coesione d’intenti e un’anima sensibile e di panna, poetica, nel procedere e nell’incedere di questi ragazzi, che hanno saputo danzare la musica del respiro, lo spazio sospeso, il desiderio d’un attimo. Bellezza intima in questi ragazzi, in queste ragazze, in queste donne, in questi uomini, che hanno saputo rastrellare calie preziose da donare a tutti noi. Perché il dono è un bene immateriale, che ha reciproca valenza, è un barbaglio di sole, che lumeggia lo scuro, facendo sempre balenare raggi d’aurora. Perché il dono è una ricchezza assoluta, di cui nutrirsi con amore e con ardore, in specie di questi tempi sfrenatamente consumistici e scriteriatamente dominati dal feticcio dell’economia soverchiante. I ragazzi del Centro “Nuova Itaca” hanno mostrato a tutti che la diversa abilità può essere coccolata con mani accoglienti di madre, con piglio morbido e con occhi sereni di padre. Con la dolcezza degli operatori del Centro “Nuova Itaca”, che è una splendida realtà salentina, che opera sul territorio di San Pietro in Lama. La serata è stata rallegrata dalla presenza d’uno scrittore, d’un attore che ha recitato un monologo, da due danzatori. S’è esibita l’orchestra dell’Università del Salento, “UniSalentoBand”, che ha eseguito pezzi moderni e del repertorio classico. L’intero evento è stato dedicato a Piero De Carlo, ospite del Centro per diversi anni, scomparso prematuramente, appassionato di musica e di canto. L’amico Giuseppe Fioschi ha letto una sua poesia, dedicata a Piero, e versi tratti dal suo libro “Il coraggio di cambiare”, declinati con amore per la mamma Cesarea e per il fratello Gianni, entrambi scomparsi. L’amministrazione comunale di San Pietro in Lama ha concesso l’utilizzo dei Giardini. Una iniziativa meritoria come questa di sabato 24 giugno serve a creare e ad allargare ponti di conoscenza e di solidarietà, a rinsaldare isole di comprensione, a sviluppare la vibrazione dell’empatia, ad armonizzare l’esistente. Noi tutti abbiamo il dovere etico di abbattere non solo i retrivi steccati ideologici, ma anche le barriere architettoniche. Dobbiamo disegnare città e paesi vivibili, a misura d’uomo. E dobbiamo lottare con l’armamentario vibratile della non violenza per favorire l’inclusione sociale. Dobbiamo saper essere uomini contegnosi, capaci di badare a noi stessi e all’altro da sé. Il prendersi cura è una mansione civilissima, un riscatto d’ogni vissuto, una coperta calda in inverno, una frescura di vento in estate.

Marcello Buttazzo