di Marcello Buttazzo

Non parlarmi del tempo,
il tempo è un inganno.

Non dirmi più dell’ebbrezza dell’attimo,
ad ogni inatteso momento di gioia
succede inevitabilmente una stagione di travaglio.

Non mi parlare del tempo,
né di questi assurdi ultimi voli di rondini
che arabescano di sogno la piazza paesana.

Non nominarmi più gli anni,
né il giallo arancio del sole
che occiduo se ne va
senza mai più ritornare.

Non misurare più i giorni,
troppi istanti ho speso
a ricucire ferite.

Tu dimmi di te,
del tuo loquace pallore
del tuo smagliante splendore.

Dimmi di te,
del tuo sangue, delle tue vene
del tuo rosso amore.

Del tuo cuore
che è porto
di candide e mosse vele
arrese ai ripetuti mormorii
di silenziose parole.

Marcello Buttazzo