di Marcello Buttazzo –

La campionessa di pallavolo Paola Egonu, che in questi anni ha dovuto patire diversi episodi di razzismo, in alcune interviste recenti su quotidiani nazionali, s’è abbandonata ad amare considerazioni. Ha detto, per esempio: “Se mai dovessi avere un figlio di pelle nera, vivrà tutto lo schifo che ho vissuto io. Se dovrà essere di pelle mista, peggio ancora: lo faranno sentire troppo nero per i bianchi e troppo bianco per i neri”. Sono pensieri tristi, dolenti, sofferti sulla propria pelle. Ma non è tempo di piegarsi alla rassegnazione. Il razzismo, nelle società libere, aperte, plurali, è solo sinonimo d’ignoranza, di malattia ideologia, di stupidità. Non possiamo davvero rassegnarci. Il razzismo, in una società di esseri umani, è ormai anacronistico. Il razzismo è solo idiozia, asinaggine. Il razzismo è il male del mondo. Paola Egonu, sul palco del Festival di Sanremo è stata co-conduttrice per una sera. Da tempo, sostiene di sentirsi discriminata in Italia. Vittorio Feltri, per stigmatizzare il comportamento della campionessa di pallavolo della squadra azzurra, ha scritto su “Libero” giovedì 10 febbraio un articolo dal titolo: “Cara Paola, ci piaci ma stavolta ti sbagli”. Secondo il parere del giornalista, nel nostro paese, non esistono affatto sacche di razzismo, ma solo l’imbecillità di certuni, che specialmente sui social sfogano le loro frustrazioni. A un certo punto l’esimio Feltri asserisce: “Nel complesso è assurdo dire che siamo gente capace di discriminare esseri umani abbronzati, come direbbe Berlusconi”. E così conclude il suo memorabile pezzo, rivolgendosi alla Egonu: “Le auguro di ottenere ancora grandi successi e mi consenta di dirle che lei, se tiene la bocca chiusa, mi piace da morire”. Se non è sessismo e razzismo questo sconcio modo di esprimersi!

Marcello Buttazzo