Il leader della Lega Salvini “abbraccia” la Chiesa cattolica, che lui ha nel cuore. I suoi comportamenti, del resto, sono palesemente cristiani, improntati a seguire pedissequamente i dettami della dottrina. Esulta Matteo e s’alluzzano i quotidiani di destra. Pietro Senaldi, venerd’ 10 settembre, su “Libero”, ha scritto: “Il Vaticano rompe il tabù con Salvini. Un successo per il leader del Carroccio, finora evitato dalle gerarchie della Chiesa”. Salvini sarà ricevuto in Vaticano dal “ministro” del Papa Paul Richard Gallagher. Di certo, l’arcivescovo Gallagher, che inviò la nota contro il ddl Zan, e Matteo padano, tenace difensore dei valori tradizionali, si troveranno d’accordo sulla difesa ad oltranza della famiglia naturale. Verosimilmente, allorquando discetteranno di immigrazione, profughi e accoglienza, le posizioni divaricheranno. Al segretario della Lega, avvezzo nei suoi comizi ad ostentare come una clava da combattimento rosari e vangeli, sarà sufficiente rammemorare le parole di Bergoglio: “Mai utilizzare il Vangelo in modo strumentale, come ideologia, ma piuttosto come un vademecum, lasciandovi orientare in ogni momento dalle opzioni del Vangelo e dall’ardente desiderio di seguire Gesù e imitarlo”. Con profonda stima.

Marcello Buttazzo