di Marcello Buttazzo –

Raffaele Morelli, psichiatra, scrittore, direttore di Riza Psicosomatica, fa un’asserzione assolutistica: “Il reddito di cittadinanza è una grave malattia sociale che danneggia i giovani”. L’esimio psichiatra fornisce anche la “spiegazione scientifica” di una tale affermazione. “Con i soldi facili”, ti tolgono tre elementi fondamentali per la crescita: la fatica, il giudizio e l’impegno. Il lavoro aiuta a crescere, a riattivare i meccanismi neurologici, a riaccendere alcune aree cerebrali come i centri dell’appagamento. Vorremmo solo far notare al professor Morelli che il reddito di cittadinanza viene percepito anche dai cinquantenni e dai sessantenni, e non solo dai giovani. Gli psicoterapeuti solitamente non giudicano. Morelli, invece, sì: “Il reddito grillino atrofizza il cervello”. Eppure, molti cittadini e cittadine continuano a pensare che a far male alla salute e ad aver rovinano l’Italia e i neuroni non siano state le politiche assistenzialistiche, ma anni e anni di governi maldestri. Di centrodestra e di centrosinistra. Compresi, quelli che per un ventennio hanno inventato la storia della fantomatica rivoluzione liberale berlusconiana, di cui evidentemente lo psichiatra Morelli va fiero.