di Marcello Buttazzo –

Tanti anni fa, i paladini e le paladine della rivoluzione morale erano d’una certa consistenza culturale. Storicamente, la sinistra guidava la schiera della protesta libertaria. I tempi attuali sono cupi, si sa. La sinistra politica ormai s’è persa, è assente, latitante su alcune questioni. I tempi sono grami.

Oggi, sugli organi di informazione, gli strenui difensori più “attendibili” dei diritti civili sono Fedez e Francesca Pascale, l’ex fidanzata di Silvio Berlusconi. E non sono nemmeno di sinistra. Il cantante, stramilionario “comunista con il Rolex”, è l’improvvisato alfiere dei diritti della comunità Lgbt, dopo aver scritto una decina d’anni fa canzoni omofobe contro Tiziano Ferro. Francesca Pascale, molto più efficacemente di Letta o di Zingaretti, ha bacchettato la sciocca, inaudita, anacronistica sortita di Antonio Tajani di Forza Italia, secondo il quale “non esiste una famiglia senza figli”.

La sinistra politica è troppo impegnata nella salvaguardia delle proprie posizioni patrimoniali e delle rendite, dei vitalizi fissi e intoccabili, per intervenire drasticamente a stigmatizzare le stupidaggini di chi costantemente con le parole e con le azioni calpesta la dignità delle persone. 

Marcello Buttazzo