di Antonio Stanca –

«Rassicurati, io ti sono accanto…
e finché il sole non ti esclude nemmeno io ti escluderò…»
Walt Whitman, Foglie d’erba

Le pagine della nostra vita, che recentemente è stato ristampato dalla Pickwick con la traduzione di Lisa Morpurgo, è il primo vero romanzo dello scrittore americano Nicholas Sparks. Cominciò a scriverlo nel 1992 e lo pubblicò nel 1996. Prima aveva fatto delle prove che non aveva pubblicato ed altre in collaborazione.

Sparks è nato a Omaha, Nebraska, nel 1965. Ha ricevuto un’educazione rigorosamente cattolica che è stata praticata pure dalla moglie Cathy e trasmessa ai cinque figli. Ha studiato alla BellaVista High School e poi all’University of Notre Dame, dove si è laureato. Dopo il matrimonio, nel 1989, è andato a vivere nel North Carolina e qui ancora risiede. Nei primi anni ’90 si è trasferito per qualche tempo a Washington dove ha scritto e pubblicato Le pagine della nostra vita. L’opera aveva avuto molto successo, molte traduzioni, sarebbe stata trasposta in un film, avrebbe fatto diventare famoso Sparks che, tornato nella Carolina del Nord, avrebbe continuato a scrivere romanzi e ad ottenere successo. Ogni romanzo sarebbe stato un successo, ognuno sarebbe diventato un film girato da registi importanti e interpretato da attori famosi. L’ambiente delle sue opere sarebbe stato quello della sua vita, il North Carolina, i temi quelli dell’amore infinito, eterno, della spiritualità accesa, del destino segnato, della fede religiosa e di ogni pensiero, sentimento che fosse di carattere spirituale.

Uno scrittore molto tradotto, molto amato, molto letto sarebbe diventato Sparks, la sua fama avrebbe superato i confini della sua nazione. Lo scrittore dell’anima, dell’amore sarebbe diventato ovunque, per tutti, storie d’amore sarebbero sempre stati i suoi romanzi. Così aveva cominciato e così avrebbe continuato. L’amore che corre neLe pagine della nostra vita è quello tra il giovane Noah e Allie, un’adolescente molto bella venuta con la famiglia a New Bern, nella campagna vicina alla città per trascorrere le vacanze estive. A New Bern era tornato Noah dopo diverse esperienze compresa quella della guerra e del lavoro presso una grossa azienda. E’ il 1946, Noah ha restaurato la bella casa acquistata con i suoi guadagni e tra questa e il fiume, i boschi, la campagna intorno vive la sua vita. E’ sano, è forte, si è temprato lavorando nei campi, praticando il nuoto, la pesca, la caccia e tutto quanto può richiedere una vita quasi completamente all’aperto. Dalla sua figura, dalle sue letture di poesie d’amore sarà attirata Allie e lui dalla grazia, dal candore di lei, dalla sua passione per i colori, per i disegni. Si scopriranno vicini, s’innamoreranno, intenso, appassionato, travolgente sarà il loro amore, prenderà le loro anime e i loro corpi, non li lascerà più soli, si giureranno eterno affetto.

La famiglia di lei, però, non condivide questa relazione perché diversa, inferiore è la condizione sociale del giovane. Tornati in città la madre pensa che tutto sia finito, che la figlia abbia altro da pensare, studi, compagni, amici. In effetti così sembra succedere: Allie diventerà una signorina molto ammirata, molto apprezzata, tra poco dovrà sposarsi con Lon, un giovane avvocato di grido, che soddisfa tutte le aspirazioni della famiglia.

Sono trascorsi quattordici anni dall’estate a New Bern ma lei non ha dimenticato Noah, le emozioni, i piaceri che ha provato con lui, il senso di forza, di libertà, di coraggio, di sicurezza, che le trasmetteva la sua vita, che le infondevano le acque, le piante, gli animali tra i quali lui si muoveva. Non era riuscita a liberarsi del suo ricordo, sedotta, affascinata era rimasta. Inventerà delle scuse, andrà a trovarlo pochi giorni prima del matrimonio e insieme rivivranno i piaceri di quella lontana estate, si scopriranno ancora innamorati, ancora penseranno di non potersi dividere e così succederà nonostante le contrarietà della madre di lei e del futuro sposo.

Dopo quattordici anni la storia del loro amore era ricominciata perché non era mai finita, perché mai avevano smesso di pensarsi, di amarsi. Noah ed Allie si sposeranno, lui le farà riscoprire l’interesse per la pittura, avranno dei figli, invecchieranno, saranno assaliti dai problemi, dagli acciacchi dell’età, si ricovereranno in una casa di riposo e qui Sparks concluderà la sua narrazione mostrandoli vecchi e sempre insieme, mostrando quanto possa essere forte, potente il sentimento dell’amore, a quanta distanza, a quanto tempo può resistere.

L’amore è stato l’unico, il vero protagonista di questo suo primo romanzo, di amore si è mostrato Sparks capace di scrivere per un’intera opera, dei suoi infiniti risvolti, delle sue interminabili sfumature. Fuori dal comune è la sua ricchezza linguistica, la sua capacità espressiva: chi legge non si stanca di sentir parlare sempre d’amore ché sempre nuovo, sempre diverso è il modo col quale lo scrittore lo fa.

Antonio Stanca