di Marcello Buttazzo –

È sufficiente aprire una sede di partito in via delle Botteghe oscure, a Roma, per diventare addirittura quasi di “sinistra”? Matteo Salvini non conosce senso del limite e della misura: “L’eredità di Berlinguer? L’ha raccolta la Lega”. Gianni Gennari, prete, amico e consigliere di Berlinguer, ritiene che l’improvvida e sconclusionata sortita del leader del Carroccio sia un’offesa grossolana allo storico segretario del Partito comunista italiano. “I valori che Salvini difende mi sembrano più di colore nero che rosso”, sostiene il sacerdote. Ma davvero il leader comunista era uno spirito xenofobo, difensore d’una ristretta pseudocultura provincialnazionalistica? Il leader comunista avrebbe mai proferito parole indecorose e sprezzanti nei confronti dei migranti e dei rom? Storie e antropologie completamente diverse. Anche Nicola Zingaretti e Andrea Marcucci del Pd, indignati e sconcertati, hanno criticato aspramente il segretario della Lega. Occorre anche dire, però, che anche il Pd, a partire soprattutto dall’avvento dell’infausta era renziana fino ai giorni nostri, ha dimostrato di avere scarsa dimestichezza con i valori di Berlinguer, di Natta, di Pajetta, di Ingrao.
Marcello Buttazzo