di Marcello Buttazzo –

In un Paese civile, le madri con figli non dovrebbero stare in prigione, ma in strutture protette. È una questione di diritto, di umanità, di civiltà. In Italia, ultimamente, le destre stanno facendo strame dei diritti (di vario tipo). Il Pd ha dovuto ritirare una proposta di legge sulle detenute madri, che per buon senso dovrebbero essere destinate in opportune case famiglia. I campioni securitari della Lega avevano proposto emendamenti che prevedevano che le madri detenute con figli scontassero la loro pena in prigione in caso di recidiva, cancellando la norma che consente lo slittamento della pena per le donne incinte o con un figlio che abbia meno di un anno. I politici del Carroccio, in questi anni, hanno prospettato misure raccapriccianti (dalle ruspe contro i campi rom, al sequestro dei migranti in mare). Questo ultimo intendimento è, senz’altro, odiosissimo. Matteo Salvini, non si occupa solo di infrastrutture, non gioca solo con i modellini lego dei ponti, ma s’intende ragionevolmente anche di diritti. Le sue parole sono ineccepibili: “Vittoria, il nostro emendamento ferma il vergognoso sfruttamento della gravidanza da parte di borseggiatrici e delinquenti”. Siamo alle solite. La Lega ha un problema con l’umanità marginale, sa blandire i più privilegiati (evasori fiscali e gente con la pancia piena), e si scaglia vergognosamente contro le persone più indifese.

Marcello Buttazzo