di Antonio Stanca –

Lo scorso Giugno da Mondadori è stato pubblicato “Notre-Dame”, un breve volume di appena cento pagine dello scrittore inglese Ken Follett. La traduzione è di Annamaria Raffo. Follett lo ha scritto subito dopo il grave evento verificatosi a Parigi il 15 Aprile, cioè l’incendio della cattedrale, e ha dichiarato che devolveva i proventi dell’opera e i diritti d’autore al fondo per la ricostruzione della chiesa.
Lo scrittore è nato a Cardiff nel 1949. In seguito la famiglia si è trasferita a Londra e qui Ken ha studiato e si è laureato in Filosofia. Subito dopo ha cominciato ad applicarsi al giornalismo ma si è dedicato pure alla scrittura narrativa e nel 1978 comparirà il romanzo giallo “La cruna dell’ago” che lo farà conoscere anche fuori dall’Inghilterra. Si è dedicato pure alla politica tra le file del partito laburista, si è sposato la seconda volta con Barbara Hubbard, deputato e poi ministro della cultura, anche lei laburista. Con lei vive a Londra. È comparso più volte in televisione dove ha curato la rappresentazione di alcune sue opere quali l’altro famoso romanzo “I pilastri della terra” del 1989, di genere storico. Fa parte della famosa saga di Kinsbridge, cioè della seconda fase della produzione narrativa del Follett. Una produzione che si compone di molte opere e che passa tra generi diversi. Al genere giallo e a quello storico si aggiunge l’altro che dà voce alla posizione politica dell’autore e che contiene le opere della “Trilogia del secolo”.
Molto scriverà Follett, di diverso genere sarà la sua scrittura, molti riconoscimenti otterrà. “La cruna dell’ago” e “I pilastri della terra” sono romanzi presenti nella lista dei 101 best seller più venduti di tutti i tempi. Di essi sono state vendute milioni di copie in tutto il mondo. Riduzioni televisive e cinematografiche sono state fatte di tanti suoi romanzi. Scrittore molto prolifico e molto noto è Follett, sempre riesce ad attirare l’attenzione del lettore, ad immergerlo nelle ampie costruzioni che compone di qualunque genere esse siano. Coinvolge, affascina la sua lettura.

Ora “Notre-Dame”, un libretto che potrebbe essere detto di ammirazione verso la cattedrale parigina scritto da uno scrittore inglese al momento del suo incendio. È una prova dell’importanza, del valore, della funzione che questa chiesa ha avuto nel tempo, nella storia, di come la sua notorietà abbia superato i confini della Francia e sia giunta lontano. Ad illustrare questo fenomeno si soffermerà Follett nell’opera. Farà la storia di Notre-Dame de Paris, la storia della sua costruzione, delle persone che l’hanno voluta e realizzata, dei lavori che si sono susseguiti per tanto tempo, delle linee architettoniche progettate, dei materiali usati, dell’esterno e dell’interno, degli eventi memorabili che nella chiesa si sono verificati, dei personaggi eccezionali che li hanno vissuti, di tutto quanto è stato Notre-Dame per Parigi, per la Francia, per il mondo. La sua bellezza, la sua fama ne hanno fatto un motivo d’interesse anche fuori dalla Francia, l’hanno fatta sentire propria non solo dei Francesi ma anche di altre genti, di altri popoli. La sua esistenza, la sua presenza a partire dal remoto Medioevo le hanno fatto acquistare il valore di un testimone d’eccezione dei tempi che si sono succeduti, hanno fatto sì che non solo ammirazione si fosse diffusa ma anche venerazione nei suoi riguardi, che sacre, divine fossero considerate le sue pareti, le sue navate, le sue sculture, le sue pietre. E infinitamente grave, doloroso era stato sia per i Francesi sia per tutti vederla in fiamme. Molta gente in quei momenti si era sentita sul punto di perdere una parte della sua storia, della sua vita. E pronta si era dichiarata ad aiutare, a collaborare per la sua ricostruzione, aveva mostrato che non intendeva rinunciare a quella chiesa, che la voleva per sempre poiché anche sua era diventata.
Follett si è soffermato pure a dire quanto importante sia stata Notre-Dame in ambito culturale e artistico, quante opere di noti autori abbia ispirato. Un monumento storico e artistico come pochissimi altri nel mondo è Notre-Dame, estesa, universale è la sua fama e per questo lo scrittore ha voluto renderle omaggio. Lui non è credente ma ama gli ambienti religiosi, il senso di quiete, di pace che ispirano le chiese, il gioco di luci che in esse si crea tra le navate, il silenzio che vi è diffuso, la coralità dei canti liturgici, la solennità delle parole della Bibbia e tutto quanto è proprio di una chiesa e in particolare di Notre-Dame data la sua posizione, la sua ampiezza, il suo fascino. Innamorato è Follett di Notre-Dame e nel vederla bruciare non ha resistito all’idea di ricordarla in ogni suo momento, di descriverla in ogni suo aspetto come ha fatto in questo libro.

Antonio Stanca