di Antonio Stanca

È morto Abraham Yehoshua, lo scrittore ebreo noto in ambito internazionale per essere stato uno dei rappresentanti maggiori dell’“Israeli New Wave”, “Nuovo movimento degli scrittori israeliani”, una corrente letteraria sorta in Israele e impegnata a rinnovare la produzione narrativa di questo paese. 

Yehoshua è morto a Tel Aviv, aveva ottantacinque anni. Viveva ad Haifa con la famiglia, moglie, figli e nipoti. Qui insegnava Letteratura comparata e Letteratura ebraica all’Università. Si era laureato a Gerusalemme intorno agli anni ’60 dopo aver prestato il servizio militare. Era stato professore esterno in Università straniere, soprattutto americane. Pure a Parigi era vissuto dal 1963 al 1967 ed allora aveva cominciato a scrivere. Primi lavori sarebbero stati racconti e opere teatrali. Poi sarebbero venuti i romanzi. Fin dall’inizio si era potuto notare, nella sua narrativa, un particolare interesse all’indagine interiore, allo studio del carattere, della personalità, dei rapporti tra persone. Tema importante sarebbe stato pure quello della difficile situazione creatasi in Israele, del complicato rapporto che si era venuto a creare tra popoli diversi. Yehoshua scrittore avrebbe insistito per una soluzione pacifica dei contrasti tra Ebrei, Arabi ed Europei, per il raggiungimento di una convivenza liberata da incomprensioni, rancori, conflitti. Molto si sarebbe impegnato in questo senso, l’avrebbe fatto non solo nella narrativa ma anche nell’attività intellettuale sempre animata da uno spirito che voleva anteporre l’amore all’odio, la pace alla guerra, il bene al male. Molto premiati e molto tradotti sarebbero stati i suoi romanzi, estesa sarebbe diventata la sua fama, ovunque sarebbe giunta la sua voce per una soluzione pacifica degli eterni problemi d’Israele.

Ricorrente sarà questo tema nella scrittura di Yehoshua ma non tanto da fargli smettere di pensare, di tornare a quell’esame dell’animo umano, dei rapporti interpersonali che era stato argomento dei lavori passati e che a quella nuova corrente letteraria va fatto risalire. Ad esso si aggiungerà ora quello circa i rapporti familiari, la vita in famiglia, i rapporti di coppia, e capace si mostrerà lo scrittore di procedere con facilità, con chiarezza pur in ambiti così complicati. Non lascerà niente d’intentato, d’inspiegato, tutto della famiglia e dei rapporti tra i suoi componenti sarà detto, rappresentato. Da sfondo farà sempre la vita, la storia del popolo ebreo. Su quello si muoveranno i tanti personaggi, da esso trarranno alimento, in esso troveranno spiegazione.

Scrittore multiplo può essere considerato Yehoshua se si pensa che anche nello stile ricorrono diversi modi espressivi. E’ stata davvero una novità la sua nel contesto culturale, intellettuale, artistico israeliano. Non è rimasto Yehoshua tra i confini della sua terra ma ha detto pure di quanto succedeva altrove, nelle case, nelle famiglie, tra le persone, ha detto di quello che era di tutti, del mondo. Ha fatto dell’“Israeli New Wave” una convinzione propria, un proposito perseguito per liberare Israele dai limiti della sua condizione e inserirlo in una più ampia.

Antonio Stanca