di Marcello Buttazzo

Quando le norme sono così restrittive e cavillose da diventare impossibili. Una donna, a Lecce, ha trovato per strada un gattino randagio malato e sofferente e, a proprie spese, l’ha portato dal veterinario. La donna di buon cuore e animalista, invece di ricevere un pubblico encomio, è stata multata di 166 euro. La città di Lecce, si sa, è all’avanguardia in tutto. Da tempo, è stata emanata un’ordinanza con la quale si vieta di prendere gli animali per strada, anche se si trovano in stato di necessità. La donna, quindi, che ha protetto la povera bestiola, ha commesso un’infrazione “perché avrebbe dovuto chiamare le guardie”. Forse, a volte, certe regole dovrebbero essere più flessibili e più generose. Prendersi cura eccezionalmente d’un animale randagio in grave difficoltà e in pericolo di vita non dovrebbe essere sanzionato dagli uffici amministrativi. Ci chiediamo come si sarebbe comportato il poeta Dario Bellezza, se fosse vissuto in questo tetro tempo, a Lecce. Lui girava, a Roma, per il Testaccio, per il Colosseo, per il Cimitero degli Inglesi, e salvava gattini abbandonati, che curava e adottava. Lui non pagò mai nessuna multa. Inoltre, scrisse una bellissima e tenera silloge intitolata “Gatti”, interamente dedicata ai suoi felinetti. 

Marcello Buttazzo