di Maria Grazia Presicce

Una passeggiata tra vicoli e stradine nel centro antico di Copertino e poi la sosta su una panchina lasciando vagare lo sguardo sull’incantevole piazza, godendo della frescura e di quell’atmosfera, quasi intima, che aleggia nell’oscurità delle nostre piazze salentine rischiarate dai lampioni sparsi qua e là e dalle luci dei localini in attesa di avventori.

Vaga lo sguardo pigro e curioso, soffermandosi sui cornicioni ricciuti, ficcandosi negli angoli delle facciate e più su fino alle stelle poi, improvviso s’incanta su una casetta di bambola, colorata d’arancio con un’ampia finestrella verde, sospesa su un palo accanto ad una porta illuminata sfacciatamente da un lampione poco più in là.
Mi avvicino curiosa: bella! Potrebbe essere la casetta per Cip e Ciop.
E’ chiusa la finestrella, ma non ha serratura, per cui l’apro con facilità e… sorpresa! Ci sono dei libri. Ne prendo uno: è di poesia. Richiudo la finestrella e mi soffermo sullo scritto a fronte della casetta: “LITTLEFREELIBRARY” Take a book-return a book (“Piccola libreria libera” Prendi un libro-lascia un libro).
Mi piace l’idea! M’attardo a guardare la colorata casetta e il suo contenuto. Ci son pochi libri all’interno. Tengo il mio e mi riprometto di tornare a portarne altri.
Non conoscevo quest’iniziativa e mi è sembrata davvero un’idea fantastica. Dovrebbero installarne tante di queste casette biblioteche: negli asili, nei cortili dei condomini, nelle scuole, negli ospedali, in tutti i paesi per invogliare allo scambio della cultura e all’amore per la lettura.
In seguito ho voluto saperne di più su questo progetto. Ho così scoperto che è stato ideato nel 2009 a Hudson (Wisconsin) da Todd Bol. E’ stato lui ad installare nel cortile della sua casa la prima casetta biblioteca in omaggio a sua madre, un’insegnante che amava tanto la lettura.
L’idea piacque molto anche ai suoi vicini e fu in questo modo che cominciarono a diffondersi le casette dei libri. Col trascorrere del tempo il progetto si è diffuso divenendo un’Organizzazione no-profit che offre libri gratuiti nelle Casette biblioteche alle comunità locali.
L’iniziativa è conosciuta anche in Italia. La prima casetta libreria italiana fu installata nel Parco romano dell’Inviolatella Borghese (2012) dall’insegnante Giovanna Iorio. Ha avuto grande successo tra grandi e piccini, frequentatori del parco.
Sarebbe davvero magnifico che la vivace Casetta- biblioteca con la sua scritta “Prendi un libro- lascia un libro” trovasse dimora nelle piazze e non solo dei nostri paesi: un modo semplice e gratuito di avvicinare e, magari, far amare la lettura di un libro!

 Maria Grazia Presicce

“LITTLEFREELIBRARY” Take a book-return a book (“Piccola libreria libera” Prendi un libro-lascia un libro) è una delle iniziative di promozione della lettura avviate nel Salento da Paola Bisconti, suo anche il “Vagabondaggio letterario”.
La prima “Piccola libreria libera” è stata inaugurata nel maggio del 2013.
Il progetto è realizzato in collaborazione con Manuele Babila che materialmente costruisce le bellissime “casette” per i libri…