di Rocco Boccadamo –

Si contano, ormai, a milioni, in Italia, in Europa e addirittura Oltre Oceano, le persone che conoscono, hanno visitato e amano Castro, la minuscola ma fulgida e unica Perla del Salento.

D’altronde, la località rappresenta, davvero, un eccezionale concentrato di storia, monumenti, vestigia, bellezze naturali e tradizioni.

Riguardo all’ultimo aspetto anzi richiamato, è risaputo, anche, che la cittadina ha per protettrice la Madonna, precisamente Maria SS. Annunziata, cui è intitolata la chiesa parrocchiale, appellata, a buon titolo, ex cattedrale, a motivo che Castro, fra l’altro, è stata, sino al 1818, sede vescovile.

Un’intensa e viva devozione regna, da secoli, in seno alla popolazione, tant’è che, fra gli abitanti, sono diffusi i soggetti dal nome, chiaramente dedicato, di Annunziata, Nunziata, Nunziatina, Tina e Nunzio.

Ogni anno, in onore della Vergine patrona, nella seconda metà di aprile, si svolgono solenni festeggiamenti, sia di carattere civile, con luminarie e fuochi d’artificio, sia d’impronta prettamente religiosa.

Il cuore delle celebrazioni religiose è la processione, con la statua in cartapesta della Madonna portata lungo le strade del paese; vi partecipa l’intera comunità, evidentemente pervasa da spontaneo riguardo e devozione verso la Vergine tutelare.

Uomini, donne, bambini, giovani, anziani, tutti in corteo rigorosamente con l’abito della festa e adornati sobriamente di ori e preziosi. E’ il caso di rimarcare “sobriamente”, giacché, nella fattispecie, non è questione di moda o ostentazione, bensì di un atto di mero omaggio e di devozione alla Madonna.

A proposito della protettrice Maria SS. Annunziata e dei connessi festeggiamenti, quest’anno mette conto di dare rilievo a un evento straordinario assai indicativo: il restauro del simulacro in cartapesta, affrontato, sotto il coordinamento del parroco pro tempore don Fabiano Leone, grazie al generoso sostegno di alcuni devoti e della popolazione castrense in generale.

L’intervento di ripristino della statua è stato appena ultimato e la Madonna – sabato 25 marzo, giorno della sua festa liturgica – farà ritorno, bella e splendente come e più di prima, nella sua Casa.

Rocco Boccadamo