Accostava gli occhi
a illustrare riscontri
nello scorrere delle mie memorie.

Ignota incedeva
alla volta di Porta Rudiae,
pedinando l’invito
dell’incerta identità.

Nel vento pungente
vis-à-vis
rendevamo i nomi
nel cuore della città.

Irata deliziosa briosa
triste speranzosa.

Guardavo ammaliato
il variare del viso
alla luce delle sue ombre.

In seno
ad un pianto
d’intima dolcezza
accarezzavo l’amore
nei suoi graffi.

Giuseppe Fioschi.