Passerà
questo tempo
di cupe ombre
di ansietà estese
di paure razionali.

Passerà
questo giorno
d’acre stridio
di notizie ferali
redatte di continuo
per nostro infinito turbamento.

Lo smarrimento
lo portiamo dentro
nel petto
già prima di nascere,
già prima di venire al mondo
siamo vittime sacrificali
degli accadimenti ordinari.

Prima dell’avvento
della ridente primavera,
l’inverno talvolta inclemente
mostra il suo volto dolente,
prima dello sbocciare dell’aurora
la notte lunga e implacabile
s’adombra di scuro
e nega il lucore fioco delle stelle.

Ma verrà primavera
e usciremo tutti
all’aria aperta.

Per intanto,
recuperiamo
il valore inerente e interminato
del silenzio
e delle parole taciute.

Riscopriamo
il significato autentico della vita,
il desiderio insopprimibile d’un sorriso,
d’una stretta di mano, d’un abbraccio fraterno.

Marcello Buttazzo